Intervista sull'Unione Sarda

I piccoli aghi che aiutano la maternità

Sdraiati sul lettino, accarezzati da decine di sottili aghetti infilati sotto la pelle, diverse patologia, come dolore cronico, forme lievi di ansia, stress, depressione, storicamente possono essere curate. Ma l'agopuntura rappresenta oggi anche un valido aiuto per la coppia, migliorando la fertilità sia maschile che femminile, che può aumentare le possibilità di successo nei casi di procreazione medicalmente assistita. Non si tratta di effetto placebo o di un inganno della mente, l'agopuntura infatti scatena un reale meccanismo che produce benefici.

«Per chi soffre di disfunzioni sessuali è sempre opportuno utilizzare una strategia multidisciplinare che preveda sia la rimozione delle eventuali cause organiche, sia di quelle di natura psicologica, spiega Ignazio Farci, medico chirurgo cagliaritano, docente di agopuntura per la Fisa (la federazione italiana delle società di agopuntura). Nelle disfunzioni sessuali maschili e femminili, dunque, l'efficacia di questa tecnica è legata all'azione ansiolitica. Nell'uomo gli aghi hanno un effetto dl vasoregolazIone dei meccanismi dell'erezione, mentre nella donna hanno efficacia soprattutto sulla componente muscolare (gli aghi favoriscono il riflesso orgasmico che, come noto, può essere inibito o ridotto da contrazioni della muscolatura della pelvi). Non esistono punti specifici di applicazioni degli aghi, questi possono cambiare da persona a persona. «A ogni modo, non si tratta di punti localizzati nella zona pelvica, come si potrebbe erroneamente pensare, ma di punti "a distanza" che, opportunamente stimolati con gli aghi, sono in grado di favorire gli effetti benefici», spiega Farci.
Come detto, l'agopuntura contribuisce anche a migliorare la fertilità e, quindi, al successo della fecondazione assistita. «Gli studi dimostrano che l'agopuntura, eseguita rispettando una rigida sequenza, può aumentare di tre volte la possibilità di rimanere incinta per una donna che si sottopone alla Ficchi ovvero la fecondazione in vitro, afferma Farci. Se si pensa che «normalmente una Fivet va a buon fine soltanto nel 20% dei casi, con l'agopuntura le possibilità di successo crescono fino al 60%», aggiunge.

Ecco come funziona. Se l'agopuntura viene utilizzata per aumentare le probabilità dl successo della Fivet, sono sufficienti appena quattro "sedute" da un'ora. Si comincia con una seduta di un'ora prima del prelievo di ovociti, quindi un'altra prima dell'impianto In utero, una terza subito dopo l'impianto, una quarta, infine, una settimana dopo il trasferimento in utero degli embrioni. Tra le varie ipotesi che possono spiegare i potenziali effetti benefici dell'agopuntura nella fecondazione in vitro la più accreditata è quella che individua la stimolazione degli aghi a una diminuzione della contrattilità dell'utero, aumentando così le probabilità per l'embrione di annidarsi. "Fuori" dalla Fivet, invece, il trattamento sulla fertilità richiede inevitabilmente più tempo: «Occorrono circa tre mesi», spiega Farci, «dal momento che per la donna si tratta di migliorare la qualità dell'ovocita, dell'endometrio, del flusso di sangue di utero e ovale». Per l'uomo. Invece, l'obiettivo è aumentare il numero degli spermatozoi».

Nell'agopuntura non esistono controindicazioni. Tuttavia, poiché si tratta di una pratica medica non convenzionale che non è ancora riconosciuta dal servizio sanitario nazionale, ecco spiegato perché tutte le sedute di agopuntura sono interamente a carico del paziente. I costi variano dai 100 curo per la prima seduta, ai 70 per quelle successive. Conti alla mano, per un trattamento di 10 sedute occorrono circa 800 curo. Ecco, quindi, l'unico aspetto negativo.
Mauro Madeddu


LA TECNICA

Pochi effetti collaterali ma occorre fare più formazione

Esistono effetti collaterali per l'agopuntura? «Accade raramente, ma danni se ne possono fare, soprattutto se chi la pratica non è una persona competente e formata», spiega Ignazio Farci, medico agopuntore di Cagliari. Per questa ragione soltanto i medici possono praticare l'agopuntura. Non basta questo, però, a evitare spiacevoli Inconvenienti. «La stragrande maggioranza dei medici, infatti, non sente mai parlare di agopuntura nel corso di laurea., spiega. Ecco allora la necessità dl seguire una specifica formazione, un fatto che però non ha risolto l'incertezza tra chi è abilitato e chi è in grado di eseguire la professione. A tale scopo la Regione, poche settimane fa, ha fissato le norme che obbligano i medici agopuntori a 400 ore di formazione teorica e 100 di pratica clinica, individuano i criteri di accreditamento delle scuole di formazione e istituiscono l'albo professionale. (ma.mad.)